Il fiume Po nell’antropocene – i 30 anni che cambiarono il destino del grande fiume - Goal 6, 13, 14 e 15

Pierluigi Viaroli - Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale

SedeCENTRO GIOVANI CASA NEL PARCO - LA SCUOLA DEL FARE - Via Naviglio Alto, 4/1 Parma (laterale via Venezia)


Argomento: Nell’ultimo secolo, il bacino del fiume Po ha subito profonde trasformazioni collegate ad uno sviluppo economico senza precedenti che genera attualmente circa il 40% del PIL italiano, in poco meno del 25% del territorio nazionale. Tra il 1950 e il 1980, un cambiamento epocale ha cambiato il destino del grande fiume. Lo sviluppo di centri urbani e infrastrutture erode progressivamente suoli agricoli e aree naturali, richiedendo decine di milioni di metri cubi di materiali inerti prelevati dagli alvei fluviali, con la conseguenza di causare così pesanti modificazioni del reticolo idrografico. In parallelo, il settore agro-zootecnico tradizionale viene sostituito da monocolture estensive e da allevamenti intensivi, in particolare di suini. La combinazione di questi fattori provoca l’inquinamento delle acque del fiume Po e una grave eutrofizzazione delle acque costiere dell’Adriatico. Questi problemi sono stati affrontati e in parte risolti con efficaci politiche ambientali. Il cambiamento climatico incombe riproponendo vecchi problemi e delineando nuove minacce. Siccità e crisi idrica, eventi meteorologici estremi, invasioni biologiche impongono scelte diverse, basate sulla riqualificazione del fiume e sul restauro ecologico del territorio.

 

Per approfondire

  • Fenoglio, S. (2023). Uomini e fiumi. Storia di un’amicizia finita male. Milano: Rizzoli. ISBN: 9788817182294.
  • Ferrari, C., Gambi, L. [a cura di]. (2005). Un Po di terra: guida all'ambiente della bassa pianura padana e alla sua storia. Parma: Diabasis. ISBN: 9788881031054.


 

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